Spostarsi da Trapani, Agrigento o Siracusa per arrivare in Campania o Puglia rischia di essere molto difficoltoso in pullman.
La comodità di avere un aeroporto vicino ben collegato come quello di Catania o Palermo permette di spostarsi agevolmente verso punti strategici come Milano e Roma o altre grandi città del nord, che renderebbero molto ghiotta l’opportunità di essere spostati ad esempio nel girone A dove gli spostamenti sarebbero più agevoli.
In un certo senso la Reggina è la più “siciliana” tra le squadre non siciliane e qualora tutte decidessero di spostarsi in altro raggruppamento, gli amaranto per effetto domino si troverebbero a dover affrontare trasferte proibitive in pullman come ad esempio in Abruzzo, dato che bisognerebbe spostarsi più a nord per raggiungere le venti squadre del raggruppamento.
Perdere il derby con il Messina, poi, sarebbe un delitto.
Resterebbero trasferte vicine come Catanzaro e Cosenza e forse Rende e Vibo.
Ma c’è un incognita: l’Aeroporto dello Stretto, nell’attuale stato precario, sarebbe eventualmente un’infastruttura su cui poter far leva ?
E, soprattutto, i costi com’è noto non sarebbero certo irrisori.
I prossimi giorni aiuteranno a capire cosa accadrà per le formazioni siciliane.
Per i tifosi amaranto del Nord Italia porebbe aprirsi un’inattesa finestra di speranza nel poter rivedere a pochi chilometri casa la propria squadra.
La sensazione è che però la Reggina sia destinata a rimanere dov’è.