Fuori da Reggio Calabria, nessuno assocerà il nome di Maurizio Poli alla Reggina. È una sorta di metafora giusta di ciò che il capitano amaranto per eccellenza è sempre stato.
Lontanissimo da lustrini di ogni tipo, ha saputo diventare leggenda grazie alla sua normalità. Normalità fatta di sacrificio e capacità di essere operaio. Perché chi vive la Reggina in modo intimo e l’ha vissuta in periodi intimi come gli anni bui dei primi anni ’90 sono stati sa apprezzare cose che vanno al di là del colpo di tacco e della punizione all’incrocio dei pali.
Lo speciale di Sport Heroes racconta Maurizio Poli: