Il gol di German Denis contro il Chievo non avrà un ruolo fondamentale nell’avvalorare l’esperienza del Tanque alla Reggina. C’è, però, uno scatto che diventerà iconico.
Quel tuffo sull’erba bagnata a quarant’anni suonati è un’incredibile concentrato di capacità tecnica, opportunismo d’attaccante vero, ma anche voglia di sporcarsi pur avendo ormai una carriera ormai alle spalle.
L’ennesima certificazione del fatto che Denis si è legato alla Reggina come se ci giocasse da vent’anni. Non è un caso che i tifosi gli riservino un affetto che non si vedeva da tempo per un calciatore.
È davvero un amore d’altri tempi quello che si è instaurato tra la Reggio Calabria e il calciatore che ha trovato a Reggio, anche grazie alla sua casa con vista sullo Stretto, una nuova dimensione ideale a livello umano.
E poi ci sono gli occhi che si vedono dopo l’esultanza. Accesi come quelli di un ragazzino che ha segnato il suo primo gol da professionista.