Marco Baroni, rispetto alle primissime interviste, ha iniziato a sbottonarsi un po’ di più. Nelle sue dichiarazioni non c’è quasi mai nulla di clamoroso, ma quasi mai dice bugie.
Riguardo alla formazione titolare schierata a Cosenza e a qualche esclusone a sorpresa, ha candidamente ammesso la scelta di non voler rischiare chi aveva qualche problema anche marginale.
Ma ha aggiunto un’altra notazione. Cioè che raramente tende a far uscire dalla formazione chi sta facendo bene.
Tradotto: se le cose fossero andate senza intoppi di natura fisica, non gli sarebbe mai passato per la testa di tenere fuori, ad esempio, Lakicevic e Montalto.
Tuttavia, anche in altre scelte e con partite ravvicinate, il tecnico ha palesato un’altra caratteristica. Quella di non tirare praticamente mai fuori quei calciatori che, oggi per un motivo o per un altro, sono considerati fondamentali.
Gli indizi portano a Di Chiara, Crisetig, Folorunsho e in parte anche Menez. A loro si aggiunge, ovviamente, anche il portiere Nicolas.
Segno che tutti i giocatori sono utili e indispensabilil, alcuni di più.