Ad un certo punto sembrava che Nicola Bellomo potesse essere persino sul piede di partenza. Nelle idee di Toscano e Taibi, probabilmente, non si è mai neanche immaginato di lasciarlo andare.
Sapevano bene che, in Serie B, avrebbe reso molto più che in Serie C. Quello che è certo è che, in queste prime dieci partite, si è scoperto un giocatore diverso.
Un elemento che, solo in poche occasioni, ha fatto vedere il nervosismo che lo aveva condizionato nel corso della sua carriera. Un centrocampista che è riuscito ad acquisire un salto di qualità importante grazie ad una trovata capacità e voglia di fare lavoro sporco. Si, perché Bellomo non offrirà assist in quantità industriale ma nello scacchiere tattico di Mimmo Toscano conta tantissimo.
Soprattutto in fase di non possesso il suo lavoro si rivela molto prezioso e rischia di passare inosservato. Non è un caso che, ad esempio, contro il Pisa, il gol del pareggio sia nato da una zona di campo dove, in dieci contro undici, c’è sempre stata la sua copertura.
Poi, però, arrivano giocate come gli assist. Quello per Liotti a Pordenone o per Crisetig contro il Brescia. Immagini che fanno parte di un repertorio che era già consolidato prima di questa stagione
Anche nelle partite più buie, come quella di Empoli, è stato uno dei pochi a salvarsi. Dopo dieci partite è lui il migliore giocatore della stagione. Adesso, però, viene il bello, perché bisogna confermarsi. E magari trovare una ciliegina, un gol.