Bepi Pillon prova a trovare una spiegazione al momento negativo della Reggina “La colpa in questa situazione è di tutti, e da allenatore devo analizzare bene le cose. La squadra sta crescendo sul piano del gioco, giochiamo a calcio e lo facciamo a viso aperto. Dobbiamo cercare di vincere sette-otto partite, e quindi non abbiamo la possibilità
di adottare un calcio difensivo, senza pensare alla situazione di classifica che di certo non ci aiuta a pensare positivo. Io a rischio? Non credo, cerco di fare il mio lavoro e cerco di farlo nel miglior modo possibile. Vado avanti per la mia strada, questo è poco ma sicuro, pur sapendo che se le cose vanno male il primo a pagare è l’allenatore… ”.
Qualche parola la dedica al prossimo avversario, il Chievo: “E’ una squadra molto organizzata, che vive in un ambiente sereno privo di pressione e ricco di tranquillità. Sono ultimi in classifica, ma si stanno ritrovando e sono reduci da qualche risultato buono. Sono molto attenti nella preparazione delle palle inattive, davanti hanno un attaccante molto bravo come Pellissier che sa andare in profondità, attacca gli spazi e vede la porta. Lo conosco bene per averlo allenato.”.
I rinforzi non ancora arrivati non preoccupano Pillon: “Probabilmente ci sono degli intoppi che non stanno permettendo alla società di arrivare agli obiettivi che ci siamo preposti. Per il momento mi preme, come ho già detto, lavorare con i giocatori che ho”.
Immancabile, come ogni settimana, una battuta su Cozza: “Si sta allenando con continuità, se è in condizione è uno di quei giocatori che può fare la differenza. Si deve allenare bene, perché ha una certa età e deve avere la condizione per ripiegare in fase difensiva, perché siamo la Reggina. Nel momento in cui si arriverà a queste credenziali, potrà anche fare l’esterno di centrocampo nel 4-4-2. ”.
Poche indicazioni, invece, sulla formazione di sabato: “Pioverà nei prossimi giorni, per cui sto pensando a mettere in campo una squadra con maggiore forza fisica. Krajcik? Ha fatto bene in settimana, se farlo giocare o no lo deciderò all’ultimo”.