La chiusura delle banche arriva – se vuole Dio- ogni giorno, ma quella di lunedi 16 luglio non sarà una chiusura normale per i tifosi della Viola Basket.
Dopo avere assolto, a piccoli passi, alcune delle scadenze fissate dai regolamenti, lunedi fa rima con linea della morte.
O la Viola è in condizione di saldare i conti (circa 200.000 euro) o in un attimo oltre 40 anni di storia – non solo sportiva- di questa città svaniranno nel nulla.
Come già accade da qualche tempo la palla, quella che scotta, quella dell'ultimo tiro, è tutta nelle mani di un uomo solo, Pasquale Rappoccio.
La novità di questi giorni sta nel fatto che è diventato un uomo solo al comando, come Fausto Coppi.
Nei giorni scorsi, infatti, una sorta di "miracolo" terreno si è verificato. Davanti ad un notaio reggino, dopo quasi due anni di "tira e molla", Pasquale Rappoccio ha mantenuto fede agli impegni ed ha acquisito le quote societarie che erano ancora "parcheggiate" nelle mani di Domenico Santoro, fratello di Sandro che, comunque, per il momento è ancora Amministratore Unico.
Ad oggi Pasquale Rappoccio detiene circa l'85% delle quote della Nuovo Basket Viola '98.
I fari sono ancora una volta tutti addosso a lui