Non è facile, al momento, per la Reggina pensare positivo. Una lunghissima lista di infortunati, segnali poco incoraggianti dal campo e un’aria che è onestamente molto negativa.
A questo punto del campionato, però, si possono intraprendere due strade. Quella del piangere sul latte versato o quella di trovare il modo di iniziare a fare punti.
Con focus su questo punto è indubbiamente più facile a dirsi che a farsi, ma il primo passo concreto è evitare la dispersione di energia in negatività.
Finisse oggi il campionato la Reggina sarebbe retrocessa in Serie B. Tuttavia, nello spazio di quattro-cinque punti ci sono tante squadre e che corrispondono a situazioni di classifica significativamente meno problematiche.
Quella distanza, anche partendo dal terzultimo posto, in un campionato come la B è sicuramente colmabile, a patto che ci sia un’inversione di rotta.
Quella che, per intendersi, grossolani errori hanno negato contro il Cittadella.