La Reggina di quest’inizio di campionato ha praticamente avuto un unico neo: l’incapacità di portare a casa una vittoria in trasferta.
A fronte di un rendimento perfetto al Granillo, ci sono quattro pareggi esterni.
Nell’epoca dei tre punti diventa più conveniente fare una vittoria ed una sconfitta che due pareggi.
Non a caso gli amaranto, pur essendo unici imbattuti, non sono in testa alla classifica.
Restare in media inglese (vittoria dentro e pareggio fuori) rischia di non essere un ruolino di marcia sufficiente a restare al vertice.
Ed è questo il motivo per il quale le prossime quattro partite rappresentano un passaggio cruciale del campionato.
Tre di queste saranno in traferta e tutte su campi difficili.
Il 20 si gioca a Monopoli, mercoledì 23 nel turno infrasettimanale arriva il Picerno, poi il 27 si va al Partenio di Avellno e il 3 novembre si gioca a Potenza.
Autentiche prove di fuoco per una Reggina che dovrà dimostrare di che pasta è fatta, prima di un finale di girone che sarà più in discesa, ma cui si dovrà arrivare avendo fatto bene nei prossimi quattro passaggi.