La Reggina ha quasi chiuso il cerchio. Massimo Taibi, a pochi giorni dall’inizio del ritiro, dovrebbe aver ricostruito la squadra.
Era stato chiaro quando aveva anticipato che avrebbe dovuto contattare cento calciatori per poterne portare a Reggio Calabria una ventina. Potrebbero essere stati anche di più e non sono mancate le criticità che hanno portare a trattative saltate quando sembravano definite.
Il mercato fino ad ora è sembrato finalizzato a lavorare soprattutto in prospettiva, ma nell’economia del gruppo sembrano mancare dei tasselli di categoria che possano elevare il livello generale della squadra.
Nelle idee del direttore sportivo mancano ancora tre o quattro colpi che dovrebbero mettere a disposizione di Cevoli almeno un paio di difensori centrali in grado di dare consistenza al reparto difensivo, probabilmente un centrocampista e un attaccato.
Per il terzo ed il quarto tassello potrebbero essere necessarie le uscite di Mezavilla e Sparacello.
Soprattutto il brasliano, però, ha qualche chance di convincere Cevoli.
Taibi non ha fretta perché sa bene che più si va avanti, più le pretese di società e di calciatori si abbasseranno.
In fondo è innegabile che questa squadra sia stata costruita anche con la calcolatrice.