Si sta allenando a Reggio David Di Michele. La Reggina non lo ritiene più utile e adesso, ai microfoni di Radio Antenna Febea, ha voluto dire la sua verità.
“Hanno detto – riferisce l’ex capitano amaratno – che ho abbandonato la barca, che sono fuggito. Sono stato due mesi e mezzo senza dire nulla, pensando che dall’altra parte si potesse dire la verità. Siccome così non è stato, lo faccio io. Dal 22 novembre sono stato allontanato dal presidente dal S.Agata. Mi hanno detto che si vuole lavorare coi giovani e tante altre belle parole”.
“E’ stato detto – prosegue – che io ho chiesto la rescissione. Non è vero e non mi sono mai tirato indietro nella mia carriera. Sono tornato a Reggio perché ho la città nel cuore, a 39 anni avrei corso per la Reggina e per i tifosi che mi inscitano. Ero pronto a prendermi insulti e fischi, perché è giusto che sia così”.
“Ho un contratto in scadenza nel 2017. Ha fatto tutto Foti, mi ha chiesto di rinunciare a dei soldi per aiutare la Reggina a iscriversi. E’ stato naturale dire di si, soprattutto perché avrei voluto far parte anche della società a fine carriera . A Reggio sto bene, la mia famiglia sta bene e non avrei avuto nessuna intenzione di andar via”.
E sulla rescissione: “Ho dato le mie condizioni solo perché la proposta è arrivata dall’altro lato. Mi sono incontrato con Foti prima che lui si operasse a Roma, ma non c’è stato accordo. Se qualcuno, però, stasera mi chiama e mi dice di tornare in gruppo lo faccio subito per la Reggina. Sono stato bene anche con la squadra e non ho mai fatto casino dentro lo spogliatoio. Dopo Ischia ho sentito tante e troppe falsità, sto parlando solo per non sentire più cose che non sono vere. Io voglio dire quello che penso, devo andare in giro per Reggio a testa alta e nessuno può continuare a darmi del traditore per le strade”.
“Qualcuno -prosegue Di Michele – mi ha detto che siamo andati in C per colpa mia, la verità è che la squadra non l’ho fatta io e il mercato è stato condotto con scelte operate da altri. Ora faccio il tifo per la squadra, sono felice che si stia risollevando. David Di Michele sente i compagni di squadra, li incoraggia e li rincuora quando va male”.
E su Insigne: “E’ un ragazzo di vent’anni. Può esser stato consigliato male. Adesso è fondamentale chiarire perchè si tratta di un elemento che eleva il tasso di qualità della squadra”