farò più, mi interessa solo la salvezza della Reggina. Se la Reggina retrocede retrocediamo tutti”
Franco Gagliardi non le manda a dire. Non lo ha mai fatto e non ha intenzione di iniziare a farlo.
Non ha gradito che qualcuno ha visto la sconfitta di Novara come la logica conseguenza della gestione sua e di Zanin.
“Mi aspettavo che si scrivesse che questa con il Varese è la partita più dell’anno e che magari si portassero quindici-sedicimila spettatori allo stadio e nessuno lo ha fatto”.
Contro i lombardi si giocano davvero molto e l’unico risultato gradito è la vittoria: ‘’Più che i calciatori devono crescere gli allenatori della Reggina. Non ci sono professori che possono salvarla, noi dobbiamo arrivare a valorizzare al meglio il materiale che abbiamo. Stiamo lavorando a livello fisico, tutti vogliono raggiungere il risultato e non a caso dico che siamo in crescita. Le situazioni arbitrali non aiutano a rendere tangibili i miglioramenti. Poi, ad esempio, le situazioni di palla inattiva sono aspetti in cui si deve migliorare difensivamente”.
E sul morale del gruppo: “Dopo Novara c’è stato un contraccolpo inevitabile, ma dopo un confronto acceso siamo in palla e convinti di essere sulla strada giusta, pur consci di dover migliorare. C’è grande disponibilità da parte dei calciatori”
“E’ pur vero – prosegue l’avvocato – che ancora non abbiamo preso gol su azione e sono piccole disattenzioni che paghiamo. Abbiamo un po’ messo da parte i giri di campo, provando tantissimo i calci piazzati in difesa. Prima forse non venivano fatte queste prove, perché immagino che gli allenatori avessero altre priorità. A livello di singoli tutta questa squadra e la difesa può stare in Serie B, si deve migliorare come collettivo”.