
“Ho motivazioni infinite. C’è già voglia di tornare in campo, allenarmi e dare tutto per la Reggina”.
Trentasette anni e non sentirli, David Di Michele, dopo aver trascinato la squadra amaranto alla salvezza, è pronto a confermarsi in un’annata che si preannuncia caratterizzata da maggiori ambizioni e in cui ci saranno errori da non ripetere.
“Avrei potuto dare di più – rivela l’attaccante in un’intervistata del Corriere dello Sport riportata da Seriebnews- anche se il biancio personale è positivo. Il gruppo si è abbattuto alle prime difficoltà, altrimenti la salvezza sarebbe potuta essere più tranquilla. Si correva molto e male. Nella prima fase, con Dionigi, mancavamo in concretezza e precisione in fase conclsuiva. I risultati che non arrivavano hanno condizionato il rendimento, dopo l’esonero con Pillon abbiamo avuto un atteggiamento consono a chi ha bisogno di punti. La svolta è stata anche legata al caso, come per esempio nella vittoria di Cittadella”.
Inevitaible uno sguardo al futuro: “Servono giocatori chioccia per i più giovani, bisogna prendere coscienza delle necessità e usare il massimo spirito di collaborazione. Alle qualità tecniche si devono abbinare quelle umane”.
C’è la Reggina nei desideri dell’attaccante anche nel futuro relativamente lontano: “Dopo la fine della carriera ho voglia di restare nell’ambiente, sempre a Reggio. Vorrei proseguire qui il mio percorso, dialogare sul campo con i bambini che si avvicinano al calcio e trasferirgli la mia esperienza”.