E’ ormai questione di giorni, forse di ore per l’annuncio di Davide Dionigi come nuovo allenatore della Reggina. Fino ad ora l’intoppo l’ha rappresentato il lungo
contratto che legava il tecnico emiliano alla società pugliese, che, versando in condizioni economiche disastrose, potrà oppore poca resistenza alla volontà dell’allenatore.
Dionigi, seppur grato al patron D’Addario per la fiducia accordatagli al primo incarico su una panchina, è desideroso di riabbracciare la piazza che più lo ha amato da calciatore, vestendo anche la fascia di capitano nell’anno della seconda promozione in Serie A, nel 2002.
“Re Davide”, come tutti lo chiamavano in riva allo Stretto negli anni d’oro, arriva con ottime credenziali. Il raggiungimento dei playoff per due anni di fila con il club jonico è un buon biglietto da visita, sebbene il curriculum possa essere considerato ottimo andando tenendo conto che nell’ultima stagione il Taranto, senza la penalizzazione di sette punti, avrebbe vinto il campionato, ottenendo la promozione, non arrivata poi negli spareggi.
Dalla Puglia sbarcherà una colonia di fedelissimi del tecnico. Il portiere spagnolo Nicolas Bremec (Classe 77) e il difensore centrale mancino Di Bari (classe 83) rappresentano due certezze per la Reggina del futuro, orientata ad alzare l’età media della squadra per dare il giusto tasso di esperienza all’organico. Ma dalla città jonica potrebbero arrivare anche altri elementi, come il centrocampista Sciaudone o l’attaccante brasiliano Chiaretti.
Dionigi ha voluto salutare Taranto con una conferenza stampa a cui ha presienzato anche il sindaco della città.
“E’ stato un anno duro e intenso. Ho dato tutto – ha detto il tecnico – e sarò sempre grato a chi mi ha dato la possibilità di allenare, anche se poi sono state fatte delle scelte sbagliate. Ho cercato di isolare la squadra da tutto, non è stato facile gestire la tensione. Mi iscriverò alla fondazione Taras, non voglio che il calcio sparisca da questa città, dove i tifosi mi hanno dato tanto”.
Adesso, però c’è la Reggina ad attenderlo.