Di seguito l’intervista di Alessio Campagnacci tratta dal sito ufficiale Regginacalcio.com.
Standing ovation – “Che felicità! Per un calciatore è importante sentire l’affetto della propria gente. Io getto sempre tutto me stesso in campo, ogni giorno. Quell’applauso lunghissimo mentre abbandonavo il campo non potrò dimenticarlo: colgo l’occasione per ringraziare di cuore il pubblico, i nostri tifosi mi hanno regalato una vera gioia”.
Il suo momento – “Cerco sempre di far gol, per un attaccante è importante, ovvio. Ciò che è essenziale, però, è rimaner sempre concentrato, determinato, convinto dei miei mezzi. Posso prendere il palo, com’è accaduto ad esempio con il Novara, mancare di lucidità e fallire un’occasione, trovare un portiere super sul mio cammino ma avvertire la stima del mister, dei compagni ed appunto dei tifosi è ciò che ti fa lavorare meglio ogni giorno. Sentirmi importante per questa Reggina è il mio stimolo maggiore”.
La forza del Granillo – “Sono tre punti di importanza capitale, meritatissimi. Venerdì il contributo dei tifosi è stato palese. Con un pubblico così rumoroso, divertito, partecipe, è dura per tutti affrontarci. Qualunque squadra arriva a giocare a Reggio sa di dover affrontare un avversario duro, con la nostra gente possiamo sognare”.
Il segreto – “Dove ha vinto la Reggina questa gara? Non abbiamo perso un contrasto. La voglia di vincere a tutti i costi, la determinazione, il nostro desiderio di non mollare mai ha centuplicato le forze evidenziando il nostro valore”.
Obiettivo Albinoleffe – “Siamo tornati a lavoro già a Pasquetta, non vogliamo fermarci. Ormai ci siamo e vogliamo “ballare”. Sarà dura, lo sappiamo. Devono salvarsi ma noi rincorriamo un obiettivo per molti impensabile, siamo motivatissimi. Ci lavoreremo bene con il mister e andremo lì, come sempre, per provare a vincere ed arricchire di altri tre punti questa classifica che ci rende orgogliosi”.