Le prime “ cinque giornate” da incorniciare, poi la metamorfosi negativa per una Reggiomediterranea al suo
secondo consecutivo cimento nel massimo campionato dilettantistico regionale.
Fair play finanziario, valorizzazione dei giovani, senza una propria identità territoriale Reggiomed compete
con dignità alla pari con società blasonate e opulente.
Della linea programmatica e di coerenza ne fa un motivo d’orgoglio il “ patron” Bruno Leo , ma a volte ciò
non basta per il raggiungimento dell’obiettivo agonistico.
14 punti in 15 gare, 13 reti fatte, 21 subite.
In casa 3 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte,
Fuori casa 1 vittoria e ben sei sconfitte.
Alla “decima” il giovane Fabio Crupi all’indomani della vittoria interna contro il Corigliano annuncia le sue
“dimissioni” dopo quattro anni intensi e di successi con la formazione di Leo e Cloro.
Al suo posto il “ dogmatico” Peppe Carella che al momento non è riuscito ancora ad invertire la tendenza
sul piano numerico.
Si chiude il girone d’andata con ben quattro sconfitte consecutive, si è in piena zona play out.
La sessione invernale del mercato di riparazione, solo due nuovi innesti a centro campo è arrivato l’ottimo
Gianni Caruso, ex Acri, e l’attaccante Francois Kabangu.
Carella aspetta con impazienza l’arrivo di una “ prima punta” fra gli svincolati. Arriverà e quando ?
Alla ripresa l’ostica trasferta con una delle “ deluse” del torneo, il Sambiase.