di Pasquale De Marte – Play si nasce, guarda si diventa. O viceversa. Poca differenza fa per Marco Costantino, che, da più di dieci anni, calca i parquet di tutta la regione e a ventotto anni, da poco compiuti, vanta una lunga esperienza..
Alla Vis Reggio Calabria può essere considerato uno della vecchia guardia. I reggini lo scorso anno si sono aggiudicati la fase regionale delle Serie C, fermandosi nel confronto con le squadre non calabresi.
“Abbiamo fatto – afferma Costantino – un grandissimo campionato vincendo in finale contro il Val Gallico, perdendo una sola partita. Nella fase a gironi contro Patti, Foggia e Agropoli siamo riusciti a vincere solo una partita su sei, ma i nostri avversari avevano tanti uomini d’esperienza e stranieri formidabili che gli facevano raggiungere un livello troppo alto”.
Una vera e propria marcia trionfale che non sta avendo una replica in questa stagione.
“Quest’anno siamo già caduti quattro volte. Le avversarie si sono rafforzate tantissimo, soprattutto Rende e Lamezia. ma anche il Val Gallico e Catanzaro sono formazioni competitive. Noi però siamo stati penalizzati dai tanti infortuni avuti, ci siamo ritrovati con la panchina corta e a giocare con tanti ragazzi giovani alla prima esperienza. Poi a Cosenza abbiamo perso all’ultimo secondo, lì è mancata un po’ di fortuna”.
Dalla regia alla posizione numero due, il passo è breve. E da guardia i risultati sembrano arrivare.
“L’arrivo di Catanoso e Rizzieri, due play, ha portato – rivela Costantino – gli allenatori a spostarmi in un’altra posizione. Dopo un inizio non esaltante, nelle ultime partite fortunatamente sono andato più volte in doppia cifra e a volte a superare i 20 punti. Sono felice per il mio rendimento, ma adesso a livello di squadra è importante recuperare più giocatori possibili”.
Serie C1, C2, C. A Costantino, però, non manca un’esperienza in massima serie, con tanto di punti segnati.
“Giocare in Serie A e segnare a Milano, ma anche a Livorno, è stata un’emozione indescrivibile e lo ricordo come se fosse ieri. Per molti è un sogno e io ho toccato con mano cosa significa giocare in alcuni tra i migliori italiani, mi reputo fortunato per quello che è avvenuto e per questo ringrazio la Viola che mi ha permesso di arrivare a quel livello che, onestamente, non è certo quello che mi compete”.
Nel basket, come in tutti gli altri sport, per gli over a livello dilettantistico la vita è diventata sempre più complicata.
“La situazione economica -afferma il play guardia della Vis – pesa anche sulle società che faticano a trovare sponsor. Ogni società solo per tesserare un giocatore di oltre ventuno anni deve pagare più di mille euro, questo porta inevitabilmente a scegliere i giovani e a far scendere il livello. Sono fiero del fatto che ancora le società puntino ancora su di me, ma bisognerebbe cambiare qualcosa perchè tanti smettono di giocare non riuscendo a trovare un tesseramento anche in Serie D, perchè anche lì bisogna versare qualcosa”.
Da qui a giugno, però, la Vis sembra avere un obiettivo ben chiaro
“Fino ad ora non abbiamo giocato neanche una gara con tutti gli uomini a disposizione. Quando ci saremo tutti i play off possono essere un obiettivo alla nostra portata e nel momento in cui dovessimo arrivare saremo pronti a giocarcela con tutti”.