Per qualcuno era destinato a raccogliere l’eredità di Cristiano Ronaldo e i gol che fece all’esordio con la maglia del Manchester United lasciavano intendere che potesse averne le caratteristiche e non solo per una certa somiglianza fisica.
A diciassette anni aveva colpi che non erano da tutti e Sir Alex Ferguson credeva ciecamente in lui.
La sua, però, nasce come storia non diversa da quella di tanti altri.
Nato da una famiglia reggina a Roma, spostatasi nella capitale per trovare lavoro, viene ingaggiato dalla Lazio e dopo qualche anno nel settore giovanile biancoceleste viene attratto dalle sirene inglesi.
Firma coi Red Devil e fa solo intravedere il suo talento.
Poi un percorso che tra Sampdoria, Premier League e serie minori inglesi non è mai decollato.
Adesso si ritrova senza contratto. 25 anni per lui e all’orizzonte un periodo di prova col Bari, dove potrebbe rimediare un tesseramento per via dei tanti problemi fisici che attanagliano gli attaccanti pugliesi.
Sarebbe utilizabile solo da gennaio.
Non è mai tardi, però, per dimostrare di essere davvero un buon calciatore.